Ne avevo sentite di cotte e di crude su Lanterna Verde. Per la precisione più di crude che di cotte. Ma, sarà anche perché sono reduce da poco dalla visione di uno dei peggiori film supereroistici mai creati, l' ho trovato ben lontano dalla schifezza che tutti dicevano.
Ma con questo non mi si fraintenda, siamo lontani dalle vette del genere, quali Batman (di Nolan o Burton, decidete voi), o anche lo Spider-Man di Raimi. Non tanto per mancanza di brio nel ritmo (anzi, la mano del regista sa rendere il racconto decisamente saporito, salvo qualche momento un pò lento), ma a frenarlo dall' ambire a vette superiori ci stanno una certa semplificazione del concept originale (si vedano le origini di Parallax), chiaramente per motivi di accessibilità al pubblico, e un intreccio decisamente troppo lineare nel suo dipanarsi.
La critica maggiore spesso rivoltagli è quella d' ignorare quelli che sono i passi avanti fatti in sede dell' analisi nel rapporto eroe-antagonista da un decennio a questa parte. Per quanto ci sia comunque una maturazione in Hal Jordan, questa è comunque poco chiara e criptica su quali siano i risultati raggiunti rispetto a prima; mentre per Hector Hammond c' è solo il declino, arrivando a fare più pena che provocare odio.
Comunque sia, la visione del film è tutt' altro che ostica, e contando anche l' ottimo impianto d' effetti speciali presente, non ci sono motivi per non sperare in un sequel, che tra l' altro ha già la storia scritta, grazie al finale bonus presente poco dopo i titoli di coda.
Ma con questo non mi si fraintenda, siamo lontani dalle vette del genere, quali Batman (di Nolan o Burton, decidete voi), o anche lo Spider-Man di Raimi. Non tanto per mancanza di brio nel ritmo (anzi, la mano del regista sa rendere il racconto decisamente saporito, salvo qualche momento un pò lento), ma a frenarlo dall' ambire a vette superiori ci stanno una certa semplificazione del concept originale (si vedano le origini di Parallax), chiaramente per motivi di accessibilità al pubblico, e un intreccio decisamente troppo lineare nel suo dipanarsi.
La critica maggiore spesso rivoltagli è quella d' ignorare quelli che sono i passi avanti fatti in sede dell' analisi nel rapporto eroe-antagonista da un decennio a questa parte. Per quanto ci sia comunque una maturazione in Hal Jordan, questa è comunque poco chiara e criptica su quali siano i risultati raggiunti rispetto a prima; mentre per Hector Hammond c' è solo il declino, arrivando a fare più pena che provocare odio.
Comunque sia, la visione del film è tutt' altro che ostica, e contando anche l' ottimo impianto d' effetti speciali presente, non ci sono motivi per non sperare in un sequel, che tra l' altro ha già la storia scritta, grazie al finale bonus presente poco dopo i titoli di coda.
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