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domenica 13 maggio 2012

Hunger Games

Non partirò facendo lo scontato paragone con le mille opere che hanno trattato argomenti simili, su tutti chiaramente Battle Royale, visto che l' hanno fatto già più o meno tutti. Diciamo solo che come tutti i prodotti che raccontano l' ennesima variazione sul tema (in questo caso tutti contro tutti) presenta situazioni e canoni che più o meno si ripetono.
Inutile quindi prendersela con una supposta mancanza di originalità, osserviamo invece se HG riesce a creare un contesto coerente e affascinante.


Cominciamo con quello che secondo me è l' aspetto peggiore in assoluto del film: la regia. Probabilmente con l' intenzione di dare al tutto un tono quasi documentaristico, spesso l' effetto utilizzato è quello della "telecamera traballante", unito all' effetto "nessuna inquadratura dura più di 5 secondi, e raramente supera i 3", con conseguente risultato di, nell' ordine: fastidio, mal di mare, mal di testa. Non è per fare il saputello, ma credo che muovere l' inquadratura alla cazzo di cane non sia segno di chissà quale maestria tecnica, anzi.
Il peggio sono alcune scene d' azione in cui, proprio per la fissazione del regista di non fare capire niente... beh, non si capisce niente di quello che succeda. In certi momenti viene da pensare che questo estremo "vedo-non vedo" venga preso a pretesto per edulcorare una violenza che forse sarebbe stata eccessiva per il target a cui è rivolto il film (target piuttosto ambiguo: un film di ragazzini che si ammazzano tra di loro senza nessuna scena davvero d' impatto sotto il profilo della violenza).
Fortunatamente, comunque, questo problema, andando avanti nel film, tende a ridursi notevolmente, e finalmente lo spettatore può smettere di vomitare.


Il contesto, dicevamo: sotto questo punto di vista Hunger Games si difende molto bene, visto che il mondo creato è piuttosto affascinante (salvo una colossale falla logica: in 74 anni nessuno si è ribellato all' idea di mandare i figli a crepare? Ma gli distribuiscono l' oppio o cosa?!), anche se mi sembra un pò troppo retrò l' idea che la civiltà più avanzata debba essere quella che si vesta più schifosamente.

E c' è di peggio.


I personaggi sono ok. Ho avuto la sensazione costante di stare assistendo ad una riduzione, o per meglio dire, la sensazione che nel libro originale (che non ho letto) molti dei personaggi fossero maggiormente approfonditi. Questo per dire che laddove questi risultino superficiali (lo stilista, che personalmente ho trovato odiosissimo), altrove risultino poco coerenti (Peeta, l' eterno secondo).
L' unico davvero solido è Katniss (ottima prova dell' attrice, tra parentesi), ma anche lei soffre di una certa superficialità nell' approfondimento della sua personalità. Per dire, abbiamo un flashback sul padre, ma poi? A che serve? A quel punto della trama e soprattutto buttato lì così non aiuta per niente, visto anche che come arriva se ne va.

Comunque, l' azione è decisamente buona (quando la telecamera decide di farcela vedere), gli effetti speciali non vanno oltre l' ok (ma il film ha avuto un budget piuttosto basso, quindi vanno più che bene), e anche se il finale è piuttosto campato in aria, alla fine la visione è stata decisamente piacevole. Il più grande rammarico, personalmente, è una certa mancanza di coraggio nella rappresentazione della violenza, visto che storie di questo genere vivono soprattutto di quanto terribile siano le azioni che sono costretti a compiere i protagonisti. Ma come ho accennato prima, sicuramente questa è una scelta voluta, visto che un rating 18+ non piace quasi a nessuno, ed effettivamente sarà difficile vedere in un film hollywoodiano un livello di crudezza pari al suddetto Battle Royale, che invece aveva quasi una passione morbosa per i dettagli più sconvolgenti (non unicamente rivolti alla violenza, tra l' altro).
Un' opportunità se la merita tutta, specie in visione dei sequel che sicuramente arriveranno.

1 commento:

  1. Sono sicuro che il cazzo del mio cane avrebbe fatto delle riprese migliori

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