che l' impianto emotivo della trama originale è bello che svilito.
venerdì 22 luglio 2011
Harry Potter e i doni della morte - Parte 2
che l' impianto emotivo della trama originale è bello che svilito.
venerdì 15 luglio 2011
"Dell' amore e di altri demoni", di Gabriel Garcìa Màrquez
Màrquez ci racconta una storia su alcuni dei demoni che rosicchiano l' animo umano. La cupidigia, la lussuria, e anche l' amore, che è forse il più subdolo e letale di tutti, perché è quello per il quale chiunque sacrificherebbe tutto, anche la propria identità.
Una storia cruda narrata con uno stile asciutto, che potrebbe forse turbare qualche lettore avvezzo a letture più soft, ma che indubbiamente incatena gli occhi alla carta stampata, rivelando forse un altro demone prima ignorato: la potenza delle parole narrative.
"Ventimila leghe sotto i mari", di Jules Verne
Questo lo dico perché Ventimila leghe sotto i mari è farcito di una quantità impressionante di nozioni scientifiche, che se da un lato rendono più accurata e verosimile la vicenda (ricordiamoci che si tratta di fantascienza, per quanto in larga parte sia stata ampiamente superata dalla tecnologia odierna. Il potere profetizzante di quest' uomo è stupefacente!), dall' altro certe volte la narrazione ne risulta molto rallentata, anche troppo, specie nei momenti in cui si procede all' elenco dei vari pesci che i personaggi incontrano nei mari del mondo. Sono pagine che alla lunga ho teso a saltare.
Comunque la vicenda è potenzialmente molto accattivante. Dico potenzialmente perché risulta a dir poco monca, visto che il finale non risolve nulla e anzi la narrazione viene interrotta proprio quando si cominciava a vedere qualche spiraglio nel personaggio di Nemo.
Giudizio? Promosso con riserva. Di sicuro va letto obbligatoriamente il seguito, L' isola misteriosa.
"Mastro-Don Gesualdo", di Giovanni Verga
E' un vero peccato che nelle scuole non facciano leggere questo piuttosto che I Malavoglia. Senza nulla togliere a quel libro che ho veramente amato, ma mi è piaciuta maggiormente la vicenda di Mastro-Don Gesualdo. Non perché la prima sia scritta peggio, o questa scritta meglio. Semplicemente mi è piaciuto maggiormente. Come si suol dire, gusti! Invito dunque chiunque non l' abbia ancora fatto e che magari si sia fermato al primo episodio dell' incompiuta pentalogia degli sconfitti a leggere il secondo (e sfortunatamente ultimo) episodio.
mercoledì 6 luglio 2011
"Cecità", di Josè Saramago
Quelli con cui ho scambiato opinioni sul libro (pochi a dire il vero) sono concordi: l' inizio di Cecità è noioso per la sua lentezza. Paradossalmente, invece, io ho avuto il processo contrario: nessun problema all' inizio, perplessità alla fine. Non che la lettura sia stata una discesa qualitativa, per carità, anzi. Semplicemente i dubbi finali sono nati con una certa difficoltà nel capire dove voglia andare a parare di preciso Saramago. La trama d' altronde è di quelle che chiaramente poggiano molto sull' interpretazione del lettore. Chi vorrà vedrà la mano di Dio nell' improvvisa cecità universale (l' uomo ceco innanzi al peccato?), ipotesi resa ancora più forte dal persistere di un "testimone oculare" (l' unica a vedere nel mondo di chi non vede, quasi un novello Cristo che sopporta su di sé la visione dello sfacelo umano), altri ancora magari nulla, d' altronde la conclusione mi è sembrata un pò troppo repentina per essere chiaramente decifrabile.
Al di là di questi dubbi, comunque, il libro è una lettura caldamente consigliata, anche alla luce della sua ambiguità concettuale, che cozza in maniera decisa con la cruda descrizione del mondo dei cechi fatta dall' autore, in cui non viene risparmiato nulla, sia del degrado dell' ambiente che soprattutto degli uomini, che anzi perdono il loro statuto di esseri umani, come riconoscono loro stessi, al punto che non si chiameranno neanche più per nome (e a mancare saranno anche coordinate che identifichino la storia nel tempo e nello spazio, così da rendere la "parabola" universale). Chiunque non fosse spaventato dalle letture forti e soprattutto dall' eterodosso stile di scrittura di Saramago, direi che è un acquisto sicuro.
lunedì 4 luglio 2011
Transformers - Dark of the Moon
La superiorità rispetto al secondo sta in un intreccio più costruito di quanto non pensassi all' inizio. Ogni tanto poi c' erano delle battute niente male, su tutte credo che il film valesse la visione per sentir dire "Si, eccellenza. Che testa di cazzo." (chi se la ricorda?). Poi si, i robot fighi ci sono ancora, anzi qualche creazione era niente male, ma qui casca l' asino (e qui iniziano gli spoiler).
Che mi metti a fare Shockwave nel film se compare forse 5 minuti in tutto il film e pronuncia UNA parola e basta? Non sono un esperto dei Transformers, ma basta informarsi un pò per vedere che si tratta di un personaggio piuttosto importante nell' originale, e qui è ridotto a un buzzurro qualsiasi. Forte comunque il tipo. Ma a questo punto sorge spontanea la domanda: come cazzo fanno i Decepticon a perdere sempre, nonostante dal secondo film in poi abbiano un vantaggio di forze a dir poco schiacciante? Ah, già, l' esercito di robot alieni viene sconfitto grazie all' ausilio del solito sputo di militari americani, ovvio.
C' è da dire che Optimus Prime non aiuta. Nel senso che aiuta fin troppo.Dire che sia sgravatone è poco, specie considerando che verso la fine del film lui in una quindicina di secondi fa quello che tutti gli altri personaggi hanno provato a fare per oltre mezzora? (sono serio!)
Ad ammazzare la noia invece non aiuta per niente il fatto che quando c' è un combattimento, il 70% di questi vede gli uomini ad affrontare i Decepticon, quando invece (stupidamente, ovvio) molti preferirebbero vederci degli Autobot.
Il problema, se non fosse chiaro, è che di azione ce n' è meno di quanto me ne aspettassi, e quindi dibito che per me il film avrà il valore di "ri-visione" che ha il secondo, che per quanto idiota ha molta più azione degna di questo nome e intrattiene maggiormente.
Ultime parole per la nuova sgnacchera da pin up. Sembra superfluo descrivere quanto il suo personaggio sia inutile (considerando che pare che Megan Fox abbia mollato per l' uso sessista che Bay farebbe, e ha dimostrato di fare, delle done nei suoi film. In parole povere, materiale per seghe per gli adolescenti), ma questa è veramente, MA VERAMENTE inutile. Il suo personaggio è noioso fino allo schifo, ha una parte a dir poco scema (e fortunatamente limitata), è una stonatura incredibile passare da una fidanzata consolidata ad una il cui sviluppo deve essere portato in un solo film dove per arrivare prima ne erano serviti due. E francamente, trovavo la Fox più bona.
E magari, nel caso remoto di un Transformers 4, spero che Bay abbia la creanza di darci una scena finale che sia degna di questo nome, e non quello che sembra un errore di montaggio.
venerdì 1 luglio 2011
X Men - L' inizio
Non so perché funzionino così bene, ma gli X Men a mio avviso si sono prestati bene finora agli adattamenti cinematografici (non mi esprimo sullo spin off su Wolverine che non ho visto). Fatto sta che tutti i film che ho visto legati ai personaggi mi sono piaciuti, e non fa eccezione L' inizio, che pur non essendo un capolavoro (come anche gli altri film d' altronde) si è dimostrato un prodotto davvero valido, specie per gli appassionati del fumetto.
Non sono sinceramente in grado di dire l' esatto grado di fedeltà al fumetto, ma fermo restando che basta farsi un giro su Wikipedia per notare i cambiamenti, una cosa che mi è piaciuta del film è che, a differenza degli altri "marvel movies" di recente concezione, questo non ha tagliato i ponti col lavoro fatto precedentemente, ma anzi ci si riallaccia direttamente, come dimostra l' inizio.