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sabato 12 gennaio 2013

Black Mirror

Progetto interessante, questo di Black Mirror, ossia di raccontare tre storie parallele (della durata inferiore ad un' ora ciascuna), dirette da tre registi differenti (ma tutte uscite dalla penna di Charlie Brooker), ma ognuna vertente sul tema della tecnologia e del nostro rapporto con essa.


Le parole chiave della tecnologia di uso quotidiano, oggigiorno, sono: accessibilità, diffusione, condivisione, onnipresenza. I tre capitoli di Black Mirror, nella migliore tradizione della fantascienza distopica (tutto comunque plausibilissimo, specialmente il primo episodio), raccontano tre ipotetici scenari futuri in cui questa abbia preso il sopravvento, e soprattutto sfugga al controllo di chi ne fruisca.



La messa in scena, come ho accennato, è del tutto realistica, e non sembra difficile scorgere in questi episodi una possibile evoluzione del nostro rapporto con i social media (e non solo). Merito non solo di una sceneggiatura forse un pò prevedibile, ma solida, ma anche di un cast variopinto ed efficace.

La visione è consigliatissima a chiunque, specie contando che la seconda serie è in fase di realizzazione.

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