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sabato 7 aprile 2012

"Superior", di Mark Millar e Leinil Yu

La vita di Simon, ragazzo di 12 anni, scorre senza particolari scossoni, in un misto di monotonia e commiserazione dovuta all' arteriosclerosi che l' affligge, costringendolo ad una sedia a rotelle.
Tutto questo però è destinato a finire, quando una sera una scimmia vestita da astronauta (!) gli rivelerà di essere stato prescelto per diventare Superior, un supereroe dei fumetti da lui amato, ottenendone l' aspetto e i poteri.

C' è una cosa che mi fa veramente rabbia di Millar. Lo sappiamo tutti che è in grado di produrre roba inattaccabile (sia con personaggi altrui, vedi The Ultimates, con cui comunque ha avuto ampi margini di libertà, che con serie totalmente sue, come Wanted), eppure si sta riducendo ad una pallida ombra di sé stesso. Già Nemesis sembrava indicare questo andazzo, ora Superior sembra confermarlo.
Il bello delle sue storie era che dietro tanta cafoneria spesso era riconoscibile un messaggio di fondo, o quantomeno una storia che colpisse particolarmente. Ma, progressivamente, sembra sempre più che, piuttosto che essere l' azione asservita alla trama, sia questa a fungere da mero collante alla prossima efferatezza. Non posso neanche dire scena d' azione, ma proprio efferatezza. Pur non raggiungendo in tal senso i livelli di Nemesis, anche in Superior tutto sembra portare alla prossima scena estrema (qui per spettacolarità dell' azione, lì per la spietatezza di ciò che viene mostrato), come a distrarre il lettore dalla povertà dei contenuti.
Qua il messaggio quale sarebbe? Che non sono i poteri a renderti uomo, ma il tuo coraggio nell' affrontare i tuoi problemi? Canonico ma efficace, verrebbe da dire, se non fosse che il finale rende del tutto inutile questa morale (ne parlo maggiormente alla fine per evitare spoiler), ma almeno qui qualcosa del genere c' è, in N (scusate se continuo a tornarci) avevamo un delirio degno di Michael Bay, mancava solo la fregna.

Certo Millar è furbo, queste storie le fa disegnare a gente capace, così sei distratto da quello che vedi per non concentrarti su quello che leggi (o vorresti leggere). Yu è un buon mestierante, e pur essendo probabilmente il suo stile molto suscettibile del gusto di chi lo guardi, per me il risultato è più che ottimo.
Questo e il fatto che comunque non siamo davanti ad un prodotto mediocre rende Superior raccomandabile  a chi cercasse un semplice divertissement, magari chi non si è mai approcciato allo scrittore e potrebbe farsene un' idea, recuperando in seguito lavori più meritevoli.


IL FINALE (SPOILER):
Alla fine tutte quelle seghe sul prendere o non prendere i poteri vengono sputtanate dal fatto che in forma di Superior lui sia immortale (cosa che per altro secondo me uno può intuire), così il demone rimane chiaramente fregato.
E tutta quel discorso sull' accettarsi nelle proprie debolezze e via discorrendo del penultimo numero a che serve, una volta che la situazione può essere risolta chiaramente solo utilizzando i superpoteri?
E ancora, davvero il piano della scimmia prevede di trasformare il mondo in un cimitero? E nessuno ha qualcosa da ridire, come gli altri demoni, che magari preferirebbero prendersi le anime degli umani invece di ammazzarli? O magari Dio stesso? Si, Dio, perché se c' è un Satana non vedo perché non si possa inserire anche un qualsiasi intervento divino? Se io fossi Dio e vedessi un demone alto 300 metri massacrare tutti quantomeno uno sputo di angelo a sistemare la cosa lo manderei.

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