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sabato 18 febbraio 2012

Marvel Omnibus: "House Of M", di Brian Michael Bendis e Olivier Coipel

Dopo gli eventi dei Vendicatori Divisi, Xavier si prodiga affinché Scarlet riesca a controllare coscientemente i suoi sconvolgenti poteri di alterazione della realtà. Di fronte all' impossibilità dell' obiettivo, gli X-Men e i Vendicatori discutono su se prendere o meno una decisione drastica. Magneto, nel frattempo, sembra avere un piano tutto suo per salvare la figlia...


Questo fumetto per me rientra nel novero delle occasioni sprecate. Un idea potenzialmente esplosiva affossata da uno svolgimento stupidotto e da dialoghi poco emozionanti.
Il volume raccoglie le otto uscite dell' evento, escludendo le storie pubblicate sulle singole testate. Quindi posso limitarmi a giudicarlo nel suo intreccio principale, e posso dire che è povero, povero, povero.
Scarlet cambia il mondo? Ok. Ma non c'è la minima riflessione su quale sia il valore di quest' evento. Qual' è il motivo che spinge tutti i personaggi a voler ripristinare la realtà per com' era se quella attuale è migliore per (quasi) tutti? E quando qualcuno si chiede se sia lecito riportare tutto come prima, viene zittito con frasi del tipo "Ti vergognerai di aver detto una cosa del genere", o che comunque non avranno mai una motivazione logica molto superiore al "Perché sì". La delusione maggiore in tal senso è la reazione di Peter Parker, che era quello che da questa situazione aveva maggiormente da guadagnarci di tutti, e accetta di sistemare tutto senza fare una piega.
Senza contare che si assiste ad una delle battaglie più anticlimax che abbia mai visto. Dalla premessa sarebbe stato il giorno del giudizio, e invece si risolve in una banale rissa da bar. Comunque, tutto sommato si lascia leggere, specie per l' interessante what if a cui dà adito.
Sul fronte disegni la situazione è meno tragica ma comunque altalenante. Si va da una qualità decisamente ottima a scene singole imbarazzanti, in particolare nel tratteggio dei personaggi. Per dire, se Magneto è disegnato ottimamente, Wolverine non è male ma pare un gatto, e Capitan America è osceno.
A prescindere da tutto, House Of M occupa un posto rilevante nella continuity Marvel per quelle che sono le sue conseguenze, cosa per cui ne consiglio una lettura a tutti gli appassionati, fermo restando che magari tutti i soldi della (pur ottima) edizione Omnibus non li vale.

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