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venerdì 3 giugno 2011

Pirati dei Caraibi - Oltre i confini del mare

Secondo me non è difficile fare un film per la serie Pirati dei Caraibi. Ci fichi dentro qualche decina di mostri e luoghi immaginifici, pirati a bizzeffe, sovrannaturale in tutte le salse, personaggi sopra le righe, ed il film è praticamente fatto. Certo senza un minimo d' ispirazione certe cose difficilmente verranno bene, o anche solo verranno fatte. Ed è il caso di Oltre i confini del mare, che sembra voler dire che la serie abbia detto tutto quello che poteva dire (e non solo in termini di trama, visto che con Ai confini del mondo il ciclo narrativo era bello che concluso). Sarà per mancanza di soldi, sarà per povertà creativa, ma se dovessi riassumere il film in una sola parola, questa sarebbe: moscio.

Ripensiamo un attimo a quanto ci hanno offerto i primi film, tra pirati scheletrici, mutanti, kraken, tempeste apocalittiche, e via dicendo. La fiera dell' assurdo, ma l' attenzione era sempre tenuta alta dall' entrata in scena di qualcosa di nuovo inserito in una situazione assurda, Qui tutto ciò o manca, o è calato molto di tono rispetto ai predecessori. Dal punto di vista delle creature abbiamo giusto due zombie vodoo che se non ci dicessero che sono zombie vodoo neanche ce ne saremmo accorti, e le sirene, nulla d' innovativo rispetto all' immagine classica, e che anzi sono ree di fare da leit motiv per la sotto trama più stupida e inutile di tutta la saga, quella che vede come protagonista quel prete del cazzo, che fa rimpiangere qualsiasi personaggio della trilogia ora assente che abbiate potuto odiare. Dico solo che anche i pirati leggono Twilight nel tempo libero. A buon intenditor...

Altra delusione è Jack Sparrow. Ebbene si, lui. Resta sempre un gran personaggio, ma qui si limita a fare il suo compitino, non ha gli eccessi visti prima come per esempio nel purgatorio del terzo film. Vera sorpresa invece è Barbossa, che secondo me si merita il titolo con Jack di miglior personaggio della serie (ed è uno dei pochi validi motivi per vedere questo quarto film). Non male Barbanera come cattivo, ma non è particolarmente accattivante secondo me. Sorvoliamo su Angelica (Penelope Cruz), fa il suo dovere, né più né meno.

In fin dei conti non lo si può nemmeno condannare del tutto, perché tutto sommato le due ore passano abbastanza piacevolmente (pur con tonnellate di buchi narrativi), solo che alla resa dei conti l' amaro in bocca è la sensazione più forte...

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