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sabato 4 giugno 2011

Super Mario Galaxy [WII] - Recensione




Sarà dura, già lo so. Ma succede sempre così, quando si critica qualcosa che è universalmente riconosciuto come un capolavoro. La classica situazione in cui si spara sulla Croce Rossa.
La cosa pare ancora più strana se viene detta da me, uno che in genere quando si sente dire che i giochi di Mario non piacciono perché sono tutti uguali mi viene una crisi di rabbia con tanto di bava alla bocca. Ma tempo di passare per ipocrita se critico quello che forse è il gioco della serie più innovativo in assoluto. Ma le ragioni del mio dissenso nascono da qualcosa che va oltre la "semplice" innovazione; anzi, sarebbe più corretto dire che viene PRIMA.


Ne parlerò più avanti, al momento mi limito a citare il mai troppo saggio Angry Videogame Nerd: "What's more important about videogames? Being fucking able to control it!"
A onor del vero, dal punto di vista prettamente stilistico il gioco è inattaccabile. Per quanto debba ammettere che certe volte la gaytudine del tutto mi abbia un pò infastidito (ci possono essere limiti anche alla pucciosità!), è innegabile che nel 2007 non ci sono stati molti giochi che sapevano unire così bene innocenza a ispirazione nel design. Per quanto i mondi alla fine dei conti non fossero dal punto di vista del giocato molto più vasti di quelli di Super Mario 64 (anzi, mi sono sembrati più lineari), la vastità di respiro dei fondali, le dimensioni di certi elementi dello scenario, la loro grandezza visiva insomma, conquista, al punto che spesso il sottotitolo Galaxy è pienamente giustificato.
Gli ambienti riprendono alcuni temi classici per la serie (quali il deserto e la magione stregata), ma ne inserisce anche di totalmente nuovi, approfittando della tematica "galattica" del gioco; largo quindi ad asteroidi, comete, astronavi e quant' altro. In tutto ciò non mancheranno anche delle citazioni (sia visive che sonore) verso i capostipiti della serie.

Ma quindi dov' è che Galaxy, per me, mote alla mano fallisce? Semplicemente in questo: nei controlli. E nelle telecamere. Andiamo con ordine.
Quest' ultime sono quelle che mi sono balzate subito all' occhio per la loro potenziale fastidiosità. Dopo dieci minuti di gioco si arriva all' interno di una sfera, e la telecamera pare mettercela tutta per farvi morire, visto che la prospettiva inusuale e il fatto che non sia sempre chiaro verso dove si muoverà il personaggio mi hanno dato problemi più volte, specie in zone avanzate del gioco. In certi casi la prospettiva è talmente storta che quello che sembra un salto sicuro è invece un suicidio degno di un Darwin Award. E dire che sarebbe bastato mettere una telecamera più flessibile, ossia non fissa. Piattaforme con particolarità dimensionali e prospettiche simili le provai in Ratchet & Clank 3, ma lì il tutto era molto più gestibile grazie all' analogico destro, adibito alla telecamera.
Ma quello che mi ha fatto veramente bestemmiare, più ancora delle telecamere, sono i controlli. Holy mother of God, i controlli. Da dove inizio...

Parto subito col dire che con i Mario 2D non ho mai avuto problemi, anzi, spesso sono riuscito in acrobazie abbastanza tortuose. Sarà forse che il mio cervello è predisposto al 2D ma è refrattario al 3D? Mi verrebbe da pensarlo se non avessi giocato molti platform 3D quali il suddetto Ratchet & Clanck 3, o il "discreto" Rayman 3. Ma probabilmente Mario è di un altra filosofia rispetto a questi giochi. Laddove questi molto stupidamente ti mettono in mano personaggi reattivi che si spostano immediatamente al tuo comando nella direzione da te indicatagli, laddove loro se vengono colpiti sono vispi e reattivi, Super Mario Galaxy va oltre, raggiungendo il nirvana dei platform, offrendoti un personaggio legnoso, lento a girare su sé stesso, e che se viene colpito impiega qualche anno a rialzarsi, cosa che viene affinata ulteriormente dal fatto che giustamente nel periodo in cui è a terra non esiste nessun "recovery time", ma si rimane perfettamente solidi, di modo che qualsiasi elemento vi passi vicino può spingervi incidentalmente verso quel barato a pochi centimetri da voi. Il tutto raggiunge l' apice quando userete il potenziamento Mario Molla, che per fortuna incontrerete un paio di volte in tutto il gioco, che pare andare precisamente dove cazzo gli aggrada meglio. Sapete cos' è questo? (clicca qui)

Insomma, due difetti, anzi, due peccati capitali che mi pare strano essere forse una delle dieci persone al mondo ad aver notato, che però mi hanno affossato il gioco, che altrimenti sarebbe stato un capolavoro a dir poco bestiale, perché è innegabile che i livelli del gioco spesso siano tra i più ispirati di questa generazione. Ma i problemi succitati influiscono anche sul livello di difficoltà. Galaxy è un gioco facile, facilissimo. Paragonato a New Super Mario Bros. Wii e Donkey Kong Country Returns (che comunque sono 2D, quindi tutto un altro campo) è robetta. Sono pochi i livelli che ho trovato difficili perché fossero veramente difficili. Sono morto più volte grazie alla mitica combo telecamere+controlli che non per la vera sfida nel giocato. Cosa non certo favorita dal livello di difficoltà dei boss, il 95% di questi è di una difficoltà deficitaria (quasi tutti prendono solo 3 colpi! E vi dico che il boss più grosso del gioco ne prende addirittura uno solo!).
Di contro, la combo grafica+sonoro è ineccepibile. Per quanto abbia già dimostrato le mie saltuarie antipatie per il design, da un punto di vista meramente tecnico il gioco si presenta più che bene, non potendo comunque competere con molti prodotti per le altre consolle, specie se si va a vedere da vicino il livello di dettaglio, ma il colpo d' occhio è comunque notevole, così come le animazioni, fluidissime. Una nota di merito per l' acqua: come in tutti i giochi Nintendo, è realizzata in maniera a dir poco perfetta, tanto che trasmette veramente una sensazione di freschezza.

Le musiche abbandonano in parte le sonorità del passato per essere stavolta affidate ad una vera e propria orchestra, cosa che premia l' orecchio del giocatore con sinfonie a dir poco memorabili che vi entreranno subito in testa, siano esse del tutto originali o arrangiamenti di brani classici.

Non che condanni in tutto Super Mario Galaxy. Come ho detto il gioco in sé resta un capolavoro del genere. Solo che questi per niente trascurabili problemi mi hanno reso spesso l' esperienza piuttosto frustrante. Comunque sia non lo sconsiglio a nessuno. Considerando che, come ho detto prima, in tutto il mondo oltre a me a non averlo trovato di proprio gradimento saranno state altre dieci persone, non è detto che voi siate l' undicesima. Solo, in caso, vi ho avvisati.
PS: ma come hanno fatto su Wikipedia a riempire tutto questo spazio parlando della trama?! La trama di un Super Mario (e non parliamo di uno degli RPG, ma di un platform)!

Grafica: 9
Sonoro: 9,5
Giocabilità: 7
Longevità: 8,5

Voto: 8

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