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venerdì 27 novembre 2009

Il Professor Layton e lo Scrigno di Pandora [DS] - Recensione



Finito ieri notte, dopo 15 ore e mezzo di gioco. E alla fine la lacrimuccia stava anche scendendo, perché uno dei tanti pregi della serie del Professor Layton è quella di avere una trama semplice ma toccante, tanto che è impossibile non affezionarsi minimamente ai personaggi che la compongono, siano essi Hershel Layton, Luke, Don Diablo (forse il mio preferito), gli abitanti del villaggio del primo gioco, o quelli di Folsense, città dove si sviluppa il seguito.
Lo Scrigno di Pandora segna la naturale continuazione de Il villaggio dei misteri, sia nella giocabilità che nel successo strepitoso di quello, che trova ulteriore conferma nella traduzione stavolta integrale, anche nel doppiaggio, stavolta rigorosamente italiano.

Ma cosa vedrà impegnato stavolta il professore, dopo il mistero della Mela d' oro? Un mistero se possibile ancor più intricato, e di sicuro più inquietante: Andrew Schader, il mentore di Layton, viene trovato in fin di vita dopo aver aperto lo Scrigno degli Elisi, oggetto tanto ricercato quanto pericoloso. Pare infatti che chiunque lo apra muoia! E dopo il fattaccio lo scrigno sembra scomparso dall' ufficio del ricercatore. Unica pista da seguire, un biglietto per il Molentary Express, lussuoso treno su cui girano strane voci...
La trama, neanche a dirlo, si presenta davvero intrigante (tanto che spesso vi ritroverete a giocare solo solo per vedere come andrà a finire. E il finale, ve lo assicuro, è uno dei più toccanti che abbia mai visto in un videogioco), priva di particolari punti morti, e soprattutto con un cast di tutto rispetto.

Quanto alla giocabilità, la serie si riconferma esattamente per quella che era, con solo piccole aggiunte. Il gameplay fondamentalmente è rimasto lo stesso: procedere negli scenari, alla risoluzione di enigmi più o meno nascosti e di monetine aiuto. Stop. Nell' ossatura è identico al primo. Fortunatamente, a contornare ciò c' è tanta polpa, e pure gustosa. A sostituire la ricomposizione del quadro e la costruzione del robottino abbiamo ora ben tre minigiochi.
Uno consiste nel creare un percorso per un criceto che deve dimagrire, tanti più passi fa, tanto più dimagrisce, con un certo numero di passi da raggiungere per avanzare di livello. Quindi il gioco consisterà nel creare un certo tracciato con vari oggetti in esso, e l' abilità del giocatore stà nel posizionarli intelligentemente in modo che cammini il più a lungo possibile. Una volta che il criceto (a cui daremo un nome noi) avrà raggiunto il peso forma, sarà lui a sostituire il cane robot del primo nella ricerca di monete aiuto.
Un altro minigioco è la ricostruzione di una macchina fotografica, le cui componenti si otterranno risolvendo certi enigmi. Una volta ricostruita (e quindi avendo messo i pezzi nella coretta posizione) si potrà usarla per fotografare determinati scenari e poi giocare ad una sorta di "trova la differenza" tra la foto e l' ambiente reale, con il conseguente ottenimento di un enigma nascosto.
Infine, il terzo e ultimo consiste nella preparazione di varie miscele di tè, con ingredienti che otterrete man mano che risolverete gli enigmi.
Tutti questi minigiochi, una volta completati, porteranno al poter accedere nell' area Extra alle Sfide di Layton, ossia enigmi più difficili della media, ottimi per ottenere ulteriori Picarati, visto che come nel prequel , la quantità di extra sbloccabili terminando il gioco è corposa.

Sul versante tecnico, il gioco si presenta molto simile al predecessore, senza particolari migliorie, ma non ce n' era il minimo bisogno. Giusto qualche piccolo cambiamento estetico (il primo che balza agli occhi è l' immagine di Layton nei dialoghi, stavolta, piuttosto che frontale, a tre quarti), ma per il resto sono solo riconferme dell' ottima qualità tecnica, che raggiunge l' apice nelle bellissime cut scenes animate, ottime sia per regia che compressione del video.
Il sonoro non è da meno. Le bellissime melodie che vi accompagneranno lungo l' avventura delineeranno un atmosfera che da sola varrebbe il prezzo del biglietto.
Ora parliamo di un aspetto piuttosto scottante per me. Il doppiaggio italiano: cosa pressoché inevitabile visto il grande successo in Italia del predecessore, e per altro realizzato ottimamente, con molte voci note nel doppiaggio di cartoni animati, cosa che si traduce in certi momenti in una recitazione forse un pò troppo "bambinesca", su tutte la voce femminile del prologo. Ma comunque, al di là di queste piccolezze, il lavoro svolto è encomiabile, specie considerando la qualità media dei doppiaggi italiani dei videogiochi.

Ma come ogni rosa ha le sue spine, anche questo gioco presenta un difettuccio, che magari tanto "uccio" non è. Certi enigmi non richiedono la soluzione in maniera molto chiara, tanto da risultare anche fuorvianti. E può capitare anche che la soluzione venga trovata subito, ciò si capisca quale sia la risposta più logica, ma in realtà il gioco ne richieda un' altra ben più astrusa e assurda, cosa che mi ha provocato non poca frustrazione.

Comunque, un difetto che non intacca eccessivamente il valore di una produzione decisamente sopra la media, immancabile per chiunque ami le avventure e possegga un DS.


Voto: 8,5

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