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domenica 15 maggio 2011

Pokémon Nero [NDS] - Recensione

Ci sono cascato di nuovo. Dopo dieci anni di lontananza, iniziati concludendo la gloriosa versione Cristallo (ultimo gioco della serie che abbia posseduto), alla fine ci sono ricaduto. E il bello è che non me ne sono pentito minimamente, perché appena s' inizia un gioco dei Pokémon (specie dopo dieci anni di lontananza) ci si ricorda immediatamente quanto la meccanica di gioco sia catturante, al punto che le prime due tre settimane di gioco hanno sfiorato i limiti della dipendenza, e anche dopo, prima di scollarmici di dosso, ho dovuto raggiungere le 100 ore di gioco; e ancora ogni tanto una bottarella gliela do!
Come ho detto, sono passati dieci anni tra quando giocai Pokémon Cristallo e Nero; dieci anni in cui, se non contiamo una veloce giocata a credo Pokémon Zaffiro non ho avuto il minimo contatto con le terze e quarte generazioni di mostriciattoli (di fatto il duo Nero/Bianco include la quinta), percui ho potuto appurare che in tutto questo tempo il gioco è migliorato notevolmente, pur restando praticamente lo stesso. Premettendo che non ho giocato i più recenti capitoli (salvo come ho detto una scorsa a Rubino e uno sguardo a Platino) non sarò in grado di fare una netta distinzione tra le novità proprie del gioco e quelle portate dai predecessori, quindi sappiatelo (e se non lo sapevate, sapevatelo (cit.).

Parliamo innanzitutto della cosa più importante: i nuovi Pokémon. E' opinione comune che la terza e la quarta generazione abbiano visto un calo qualitativo notevole nell' ispirazione degli schifezzini, visto che ad ogni Pokémon figo ne corrispondeva uno o due a dir poco lame. In questo caso però la qualità è tornata sugli standard dei primi tempi, visto che mediamente i nuovi Pokémon non sono niente male. La particolarità dei primi è ormai perduta, ma siamo comunque su buonissimi standard, senza contare che ci sono incroci tra le tipologie molto interessanti, come Insetto-Fuoco, Spettro-Acqua, Erba-Acciaio.

Il gioco in sè, come suddetto, è rimasto identico. Si va di città in città per sfidarne il capopalestra e ottenerne la medaglia (e ora ogni palestra è costituita da degli enigmi piuttosto semplici da risolvere per poter avanzare), fino alla sfida finale con i campioni di Unima, i soliti Superquattro (anche se stavolta c' è un piacevole twist che non vi dico). La prima cosa che si nota avanzando è che è stato fatto il tentativo di dare al tutto una trama un pò più costruita del solito, che comunque si basa al solito sullo sventare il piano dell' ennesimo gruppo "terroristico" (stavolta il Team Plasma, che vuole rubare i Pokémon degli allenatori per liberarli). La novità veramente interessante è la presenza di due rivali stavolta, uno che sceglierà lo starter in vantaggio rispetto al vostro e l' altro quello in svantaggio.

Per il resto il gioco è una versione raffinata dei classici Pokémon: gli oggetti da usare e dare ai Pokémon sono grossomodo gli stessi, così come gli strumenti in possesso al giocatore (una gradita novità è una selezione rapida di questi, che rende molto più fluida l' esplorazione). Nella gestione della propria squadra, la novità che ho più gradito è l' opzione "Sposta" nel classico PC di ???, che permette di spostare i Pokémon, assegnare oggetti e così via, il tutto nello stesso menù. Questa feature ho visto essere presente già in Pokémon Platino, ma qui è utilizzabile il pennino, cosa che rende il tutto molto, ma MOLTO più comodo.
Per il resto poco da aggiungere: la formula è come al solito perfetta, così come il bilanciamento (peccato che alla fine ci sia un passaggio che lo sballa abbastanza, almeno per i primi tempi che ci si ha a che fare); allenando la squadra regolarmente si può avanzare senza troppi intoppi, ma le sfide veramente toste non mancheranno comunque.


Tornano inoltre le sfide in coppia, accompagnate dalle nuove sfide 3VS3 e la loro variante Lotta in Rotazione, in cui del trio in campo combatterà solo uno per volta che però potrà essere sostituito in tempo reale con uno dei compagni rimasti nelle file dietro. Tanta varietà di combattimenti si rispecchia sulla necessità di adottare determinate strategie di volta in volta. Per chi volesse cimentarsi, tali sfide sono affrontabili sulla Metrò Lotta, in cui si conseguiranno anche dei premi. Se invece proprio non vi va di lottare, potete far partecipare un Pokémon al Pokémusical, una cosa a dir poco inutile in cui far ballare il Pokémon agghindandolo in maniera a dir poco gaia. Non credo che ci spenderete più di un quarto d' ora.

Le differenze tra le due versioni sono al solito alcuni Pokémon trovabili in una piuttosto che nell' altra, e soprattutto il fatto che una abbia come location extra la Città Nera e una la Foresta Bianca. Quest' ultima è di sicuro la migliore, visto che permette di trovare dei Pokémon esclusivi (tra quelli delle passate generazioni), mentre l' altra permette di sfidare degli allenatori di vario livello e ricevere dei soldi in cambio per ogni tot di sfide. L' unica cosa più noiosa di questo schifo è il musical.

Altra novità interessante è il grande spazio dato alla componente multiplayer, feature fondamentale per la serie ma qui espansa in nuove direzioni. Partiamo dicendo che tramite il wireless del DS ora si possono fare scambi e battaglie senza essere necessariamente in un Centro Pokémon, cosa a dir poco gradita (e sarebbe stato ancor più gradito che avessero snellito i menù, che sono di una macchinosità orrenda). Oltre a ciò, accedendo ad una zona chiamata Intramondo si può passare nel mondo di gioco di un altro allenatore per compiere delle missioni quali parlare con l' ospite, vendergli degli oggetti, e via dicendo. Per ogni missione completata si ricevono dei punti, spendibili in bonus temporanei quali diminuzione del rate di apparizione degli scontri casuali e bonus esperienza (cose comunque piuttosto inutili, contando il tempo necessario per ottenere tali bonus e la durata limitata di questi). Poi ci sarebbero altre opzioni che onestamente non so neanche spiegarvi non avendole provate, quali il Sincrogioco (che permette di scambiare Pokémon con versioni precedenti) e il Dream World (per il quale bisogna iscriversi sul sito del Global Link). Comunque di carne al fuoco c' è.

Spendiamo due parole sul fronte tecnico. La grafica è ottima, non ha perduto nulla dello stile superdeformed tipico, nonostante l' implementazione di elementi in 3D negli scenari che non fanno storcere minimamente il naso, anzi, pur non essendo molto dettagliati spesso tali elementi stupiscono in positivo per dei giochi di telecamere davvero belli. L' altra grande novità grafica è la presenza di animazioni in battaglia: gli sprite dei Pokémon saranno animati per tutto il tempo della sfida in maniera ottima, e il Pokémon del giocatore non sarà più un mezzo busto ripreso da dietro, ma un ' intero sprite visto di spalle, con purtroppo l' effetto sgradevole di vederlo molto sgranato.

Il sonoro è ottimo: le musiche di accompagnamento sono veramente piacevoli da ascoltare e quelle delle battaglie sanno dare la carica, specie quelle degli scontri speciali.
In definitiva, il marchio presenta ancora tutti i suoi punti di forza e di debolezza, quindi chi non lo può soffrire è anche inutile che ne valuti l' acquisto, mentre per gli altri è davvero obbligatorio. Magari chi ha giocato Platino potrà aspettare l' arrivo dell' inevitabile episodio che unirà Nero e Bianco.

Grafica: 8,5
Sonoro: 8,5
Giocabilità: 9
Longevità: 10

Voto: 9


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