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domenica 30 gennaio 2011

Metroid Prime Trilogy [WII] - Recensione



Non che mi penta di aver avuto una PS2. Probabilmente la miglior consolle della scorsa generazione, nonché una delle migliori di tutti i tempi per quantità e qualità di capolavori. Solo che, ovviamente, non avendone altre mi sono perso molti capolavori su altri fronti, quali Ninja Gaiden per 360, o, nel caso specifico, Metroid Prime sul Gamecube. Fortuna che il Grande Demone Celeste ha letto nei miei desideri e ha fatto uscire questa collection, contenente tutti i titoli della trilogia (Prime, Echoes, Corruption), provvedendo a riadattare i primi due per i controlli del Wii. Il risultato? Superlativo.
Ma vista la particolare natura del prodotto di cui sto parlando, spenderò qualche parola per ogni singolo gioco.

Metroid Prime: Considerato all' unanimità il migliore della trilogia. Sarà vero? Per quanto mi riguarda confermo il giudizio comune. Prime mi è piaciuto due spanne sopra gli altri, ma non per particolari demeriti di questi, quanto perché mi è piaciuto il suo approccio classico e semplice.Metroid Prime è un Metroid nella sua forma più pura, senza variazioni di sorta. Al punto che questa classicità (ma perfezione) del gameplay, unita alle atmosfere (certe volte sembrano prese di peso) mi hanno fatto sentire certe volte come se stessi giocando ad un remake di Super Metroid. Lo spirito è sempre quello classico, l' esplorazione di un mondo diviso in più aree alla ricerca dei potenziamenti necessari per procedere ed uccidere il boss finale.
Trama? In pieno spirito Metroid è appena (ma appena!) abbozzata. Siamo sul pianeta di origine dei Chozo, Tallon IV, devastato da una calamità detta "grande veleno", il Phazon, sostanza aliena che corrompe qualsiasi essere biologico ne entri in contatto, cosa che decretò la fine di quella civiltà. Manco a dirlo, i Pirati Spaziali faranno stanno compiendo ricerche sul Phazon e sul suo utilizzo bellico, e, come sempre, si portano dietro una carrellata di simpaticissimi Metroid.
Come sempre, il gioco in sé non è particolarmente ostico, ma richiede sempre di procedere con cautela, visto che tra insidie ambientali e nemici potreste ritrovarvi all' improvviso senza energie. La difficoltà comunque verrà limata dall' acquisizione dei canonici power up, presentando solo qualche picco (bastardo Meta Ridley!).
Unica delusione, la parte finale. L' ultimo round del boss finale mi ha deluso un pò, perché non era intenso come i precedenti, solo rognoso.
Tecnicamente il gioco si presenta bene. Pur essendo innegabilmente invecchiato fa ancora la sua figura, mentre il comparto artistico è ancora valido come allora. Stessa cosa per le musiche, specie gli arrangiamenti di alcuni brani classici del brand.

Metroid Prime 2 Echoes: Samus giunge sul pianeta Aether, dove si consumò un conflitto tra i nativi Luminoth e gli oscuri Ing (conflitto vinto da questi). Questi abitano la metà dimensionale oscura di Aether, generatasi nell' impatto con un Leviathan di phazon (come avvenne per Tallon IV). Samus affronterà per i pochi superstiti Luminoth la minaccia combinata degli Ing e dei pirati spaziali, combattendo allo stesso tempo la Samus Oscura, un suo alterego generatosi dal phazon al termine di Metroid Prime.
Cardine del sequel, nonché principale novità, è la meccanica di luce-ombra introdotta. Aether andrà esplorato in entrambe le sue varianti, e quella oscura presenta un' atmosfera nociva, che soprattutto nei primi frangenti di gioco consumerà a velocità notevole l' energia di Samus. Non solo; al posto dei laser elementali abbiamo qui i colpi di luce e ombra, efficaci contro determinati avversari, che non sono nemmeno infiniti, andranno raccolte le munizioni uccidendo i nemici col raggio opposto (esempio: uccidi un nemico con un colpo luce e ottieni proiettili ombra).
Questi fattori, uniti alla cresciuta difficoltà media degli scontri, ne fanno il gioco più difficile della raccolta, senza contare che la meccanica del dover esplorare il già non indifferentemente grande mondo di Aether nella sua versione ombra (comunque di proporzioni ridotte rispetto a quella luce) lo rendono un gioco dalle meccaniche ancor più complesse del solito, tanto che ad alcuni non piacque per questo.
Personalmente non l' ho trovato nulla di sconvolgente. L' impegno richiesto è maggiore, ma capita in qualsiasi Metroid di bloccarsi ad un certo punto non sapendo cosa fare, riuscendo a capire cosa fare (in maniera più o meno onesta) solo dopo tempo. Quindi, aggiungendo che la grafica è anche migliorata (e i toni, già cupi nel primo, sono ancora più dark), è promosso a pieni voti.

Metroid Prime 3 Corruption: La minaccia del phazon è tale da richiedere l' intervento della Federazione Galattica, oltre che di altri cacciatori di taglie oltre che Samus. Vari pianeti sono stati infettati dai Pirati Spaziali con il phazon, ormai del tutto assoggettati ad esso. Inoltre a guidarli è una rediviva Samus Oscura, che infetterà Samus e gli altri cacciatori. Quindi Samus dovrà non solo fermare l' avanzamento del phazon, ma anche combattere l' infezione che le consuma il corpo.
Per certi versi questo è il gioco che cerca d' innovare maggiormente (non solo per i controlli). Non avremo più un solo pianeta suddiviso in zone da esplorare, ma ogni zona farà riferimento ad un diverso pianeta, raggiungibili con la navetta (che qui avrà un ruolo più attivo che in passato). Se da un lato questo non può che variare le ambientazioni, dall' altro rende certe gli spostamenti da un luogo all' altro più meccanici di quanto non facessero gli ascensori negli altri giochi della serie.
Altra "grossa" novità per la serie è l' introduzione di filmati con dialoghi, che legano la "esile" storia. Nulla di memorabile, ma apprezzo il fatto di aver voluto aggiungere un pò di pepe ad un gioco che chiude una serie che tutto sommato è sempre rimasta uguale a sé stessa. Oltretutto questo elemento narrativo non rovina il feeling del gioco, visto che per la maggior parte del tempo sarete voi e i mondi da esplorare, con le loro insidie e tutto.
La difficoltà è calata rispetto a Echoes, e per certi versi è anche inferiore a Prime. I nemici sono più ostici del solito, ma l' uso dell' iperfase (ossia sfruttare la forza del phazon in cambio di energia vitale) permette di averne ragione rapidamente.
Insomma, in generale sembra un pò più lineare degli altri, e più user friendly in generale, ma rimane comunque un ottima chiusura per la serie. Per concludere, la grafica è ovviamente la migliore dei tre. Nulla di sconvolgente rispetto ad altri giochi di questa gen, ma fa il suo porco lavoro.

Ora parliamo della questione principale: i controlli. I primi due giochi sono stati adattati ai controlli di Corruption, percui il cannone andrà puntato spostando il wiimote. Richiede tempo per abituarsi, ma una volta che si è presa la mano si riesce ad avere una buona mira, aiutata dal sistema di aggancio sul nemico. L' unico vero problema è che spostandosi velocemente, magari cercando un nemico, può capitare che il sensore perda il segnale del telecomando, con conseguente perdita di controllo sulla visuale. Nulla di compromettente, ma un pochino fastidioso ogni tanto. I controlli tra Prime ed Echoes sono identici. Presenta delle novità Corruption, con una semplificazione ed uno snellimento notevole del sistema (niente più raggi alternativi, ne avrete sempre e solo uno, più altri aspetti...), cosa che testimonia la voglia di fare qualcosa di nuovo che animava i Retro Studios. Senza contare che una fisicità maggiore è ravvisabile in molte interazione, quali quella con i pannelli, e soprattutto l' uso del Raggio Gancio, ora affidato ad un deciso colpo di polso.
Certo, l' efficacia del sistema di controllo cozza con la loro particolarità, cosa che li renderà per forza di cose indigesti a qualcuno. Altro aspetto che è sia un limite che un pregio della Trilogy è il fatto che sostanzialmente i tre giochi sono molto simili, quindi se non piacerà uno è difficile che gli altri facciano cambiare idea. Comunque è un acquisto che mi sento di consigliare a tutti, stiamo parlando di una delle migliori trilogie videoludiche degli ultimi anni (ed è finita, cosa da non sottovalutare!).

Grafica: 8,5
Sonoro: 9
Giocabilità: 9
Longevità: 9

Voto: 9


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