Cerca nel blog

lunedì 12 ottobre 2009

Dico la mia: Fedeltà nelle trasposizioni

(prima pubblicazione: Agosto 2009)

Tempo fa, cercando informazioni sul DVD di Watchmen, ho trovato questa recensione del film.
Il succo della questione è che il recensore si lamenta, e stentavo a crederci mentre la leggevo, di quanto il film fosse fedele al fumetto! In sostanza lui avrebbe voluto, più che un "copia incolla di scene", in cui secondo lui tutti sarebbero bravi, qualcosa di nuovo e sorprendente, lamentandosi delle scene rappresentate, vista l' abbondanza di dialoghi lunghi. In sostanza, avrebbe voluto vedere un Watchmen che non fosse Watchmen.
Interessante notare però che, sempre nello stesso sito, Harry Potter & Il Principe Mezzosangue venga elogiato come appassionante e bellissimo. Peccato che QUELLO sia un esempio di copia incolla negativo, con una scelta delle scene da rappresentare ridicola (chi se ne fotte di quanto siano arrapati? Fateci vedere i ricordi di Voldemort, per dio!), peraltro quasi sempre scollegate tra di loro (lasciando in chi non ha letto il libro una grossa sensazione di confusione).
Comunque, al di là di queste puttanate, la questione che vorrei affrontare è: secondo voi quanta dev' essere la libertà che i registi si possono prendere nelle trasposizioni cinematografiche?
Personalmente penso che non si debba andare oltre un certo limite, perché, anche a costo di poter indovinare con un quarto d' ora d' anticipo cosa succederà, se vado a vedere il tie-in di un qualcosa io voglio vedere QUELLA cosa, e non ritrovarmi delle rielaborazioni del regista che snaturano completamente l' opera originale, come questa merda o anche casi più felici come V per Vendetta, un gran bel film che però snatura molto il fumetto. Insomma, io non voglio che i registi mi stupiscano ficcandoci dentro cazzate senza capo né coda per poter dire "Questo l' ho fatto io", come chessò, Hitler sul monociclo che fa il giocoliere coi birilli (vabbè, lo ammetto, quando lo vidi nei Griffin mi fece morire dal ridere!). Insomma, io mi sorprendo se guardando lo schermo vedo una trasposizione fedele.
Però ci sono delle volte dove delle modifiche sono necessarie. Recentemente ho letto "Il Curioso caso di Benjamin Button", e avete presente il filmone di due ore e mezza? Bene, pensate che il libro è lungo una cinquantina di pagine scritte larghe che ho letto in un' ora. Il libro è una storia breve a tutti gli effetti (decisamente interessante), ma il materiale offerto era davvero troppo poco (e forse anche un pò troppo favolistico) per essere usato per un film. Quindi in questo caso hanno preso solo l' idea del personaggio che nasce vecchio e muore giovane (ma anche da questo punto di vista ci sono enormi differenze tra libro e film) e ci hanno costruito sopra una storia tutta nuova (bella, sia chiaro), perché credetemi, nel libro, di ciò che avete visto nel film, non c' è nulla!

Nessun commento:

Posta un commento

Ti potrebbe interessare:

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...