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giovedì 15 ottobre 2009

Hulk

(prima pubblicazione: Ottobre 2009)

HULK



Lo scienziato Bruce Banner, in seguito all' esposizione massiccia ai raggi gamma, quando subisce forti dosi di stress si trasforma nel Golia Verde, Hulk.
Il generale Ross gli darà quindi la caccia, considerandolo una minaccia, conscio anche del pazzo che fosse il padre di Bruce.


Hulk è forse il supereroe la cui trasposizione in un film dal grande successo di pubblico sulla carta sarebbe più ovvia, in fin dei conti il personaggio, un gigante invincibile costantemente incazzato, è perfetto per un action ignorante. Ma Ang Lee sembra aver colto quello che è l' aspetto più affascinante del personaggio, che non si riduce solamente a distruggere qualsiasi cosa gli capiti (anche se, come molti non sapranno, Hulk ha avuto varie fasi, e in molte di queste era pienamente razionale), ma trova il suo apice nell' introspezione psicologica, ossia l' interna contraddizione di un uomo con molti traumi già da normale, resi acuiti e ancor più frastagliati dal sorgere di una nuova e più potente personalità, Hulk, appunto.
Immaginate la sorpresa quando, guardandolo, trovai che fosse un film molto più profondo di quanto non sembrasse dai trailer (o da quanto potesse aspettarcisi dal concept stesso). Tanto che la punta di diamante del film a mio parere, è il faccia a faccia tra Bruce e suo padre verso la fine.
Certo, sul piano registico è molto azzardato, e per dare toni più fumettistici il regista ha scelto di usare più inquadrature contemporaneamente, creando un effetto "pagina a vignette", cosa che può piacere o no. Personalmente non l' ho trovata sgradevole.

QUALITÀ OGGETTIVA: 8 (è molto soggettivo se possa piacere o no)
FEDELTÀ AL FUMETTO: 9,5 (reso benissimo)
GRADIMENTO PERSONALE: 9 (ottima trasposizione)



L' INCREDIBILE HULK




Bruce Banner, conscio del pericolo che rappresenta per gli altri, decide di vivere in costante fuga, mentre cerca un antidoto per le sue metamorfosi in Hulk. Contemporaneamente, il generale Ross non demorderà mai dal dargli la caccia, sguinzagliandogli dietro l' ufficiale Emil Blonsky, disposto a tutto per catturare Hulk.

E per il reebot si è optato per un avvicinamento all' universo Ultimate della Marvel, come si è fatto per Iron Man e come dimostra anche il fatto che Nick Fury sia interpretato da Samuel L. Jackson (nell' universo normale Fury è bianco), spianando la strada per la continuity cinematografica (dimostrata dall' annuncio di tempo fa del film sui Vendicatori, comprendendo, tra gli altri, proprio Hulk e Iron Man).
Ma al di là di questo, è mia opinione che questo film rispetto a quello di Ang Lee, perda molto. Edward Northon è un grande attore, ma per Bruce Banner, anche per presenza scenica, preferivo di gran lunga Eric Bana. Poi ci sono altri grandi attori, come Liv Tyler e soprattutto Tim Roth, ma insomma, qui ad essere carente è la sceneggiatura, piuttosto banalotta, per non dire stupida. E anche l' approfondimento psicologico, vera punta di diamante dell' altro film, qui è molto più povero (certo è interessante la contrapposizione tra Bruce, che fugge dal diventare Hulk, e Emil, che brama di diventare Abominio, ma anche questo aspetto è un pò sempliciotto). Quindi L' incredibile Hulk, rispetto a Hulk, e quello che ci si aspettava fosse quest' ultimo, ossia un film caciarone zeppo d' azione, pensato maggiormente per il grande pubblico che va al cinema per vedere un film di supereroi e aspettandosi due ore di cazzotti.

QUALITÀ OGGETTIVA: 8,5 (come action non gli si può dire nulla)
FEDELTÀ AL FUMETTO: 9 (è andato un pò a farsi friggere l' aspetto psicologico)
GRADIMENTO PERSONALE: 7,5 (l' ho trovato stupido)

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