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mercoledì 28 ottobre 2009

"Il fu Mattia Pascal", di Luigi Pirandello

È con un certo ritardo rispetto a quando ho finito di leggerlo che scrivo il mio parere in merito ad un libro che credo necessiti poche presentazioni. Perciò cercherò di essere anche più sintetico del solito rispondendo alla semplice domanda: Mi è piaciuto?
Si, e molto. Pirandello è uno degli autori italiani che ritengo più interessanti in assoluto in quanto tutto il suo pensiero verteva sulla questione dell' interiorità e il suo manifestarsi agli altri, e il libro in un certo senso mostra l' archetipo finale dell' individuo con difficoltà relazionali: un morto vivo che non può relazionarsi agli altri per via del suo essere fuori e al di sopra del mondo.
E poi, detto in tutta franchezza, Mattia Pascal/Adriano Meis è uno dei personaggi cartacei più simpatici che abbia "letto".

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